DecaDance
O, per essere contemporanei:
Pop Memorealismo
L’indiscutibile talento di Walter Molli si nutre soprattutto di contraddizioni. L’inconfondibile tratto che rende riconoscibili le pur diversissime serie dei ritratti, dei camioncini, dei paesaggi postindustriali, ha un piglio decisamente contemporaneo che al contempo sa di immediatezza e di paziente ricerca costruttivo, giocoso rispetto alle molteplici esperienze del moderno in arte, qui evocate, giocando a far convivere e contrapporre memorie altrimenti inconciliabili:
la dissoluzione dei corpi nella luce, secondo la lezione impressionista, e la costruzione dello spazio solido per pieni, secondo l’esempio cubista e postcubista; la mitologia dei mezzi meccanici e del loro movimento, e la assoluta fissità delle immagini; la ricercate piattezza proprie di certa pop art e della street art e inattesi balzi tridimensionali, ottenuti perfezionando le tecniche dell’iperrealismo. Ne deriva immediata l’impressione di un mondo familiare e quotidiano che, a meglio approfondire, assume caratteri di irrealtà e di assurdo: sotto l’apparente immediatezza di un pennello sciolto si situa la ricerca di difficili armonie cromatiche e ricercate disarmonie formali.
Testo critico a cura di Fabio Mangone
The Hunter , 100 cm x 150 cm , olio su lino, 2016
One Armed Scissor, 130 cm x 80 cm , olio su lino, 2016
Protect me from what I want, 80 cm x 130 cm , olio su lino, 2016
Getaway car, 96 cm x 130 cm , olio su lino, 2016
Vector, 70 cm x 70 cm , olio su tela, 2016
Fantastic Damage (Dittico), 100 cm x 70 cm – 100 cm x 100 cm, olio su lino, 2016
My red hot truck, 100 cm x 80 cm , olio su lino, 2016
[collezione privata]
My red hot truck #2, 90 cm x 70 cm, olio su tela, 2016